Ecco, io sono stato battezzato qui”. Rivisitare il fonte a cui si è stati battezzati è utile per ritornare alla fonte, alla sorgente battesimale della propria vita cristiana, rinnovare le promesse fatte. Non è necessario visitare il fonte dove fisicamente si è stati battezzati, ma ad esempio anche il fonte nella nostra chiesa del Sacro Cuore, che è collocato nelle immediate vicinanze del presbiterio.

Il fonte è il luogo che custodisce l'acqua battesimale della nascita nuova. Non c'è battesimo (= immersione) senza l'elemento dell'acqua. Il simbolo dell'acqua nel battesimo (anche se fatto per infusione) custodisce il significato dell'essere immersi. L'acqua rappresenta la vita (ogni essere vivente ha bisogno di acqua per sopravvivere), ma allo stesso tempo rappresenta la morte (in essa l'uomo non può sopravvivere). L'acqua è segno della purificazione, chi riceve il battesimo viene “lavato”. L'acqua è ciò che disseta: “Chi beve l'acqua che io gli darò, non avrà più sete (Gv 4, 14)”; “Chi ha sete venga: chi vuole attinga gratuitamente l'acqua della vita (Ap 22,17)” 

 

 

La vasca ed il piedistallo sono stati lavorati a rustico, scolpiti a mano con scalpelli d'epoca secondo lo stile del tardo Rinascimento su due masselli di marmo giallo di Mori, prima degli anni 50. La copertura, che vediamo nella fotografia precedente, è opera realizzata dall'artista Mastro 7, su telaio di bronzo-argento lavorato con smalti policromi raffiguranti il Battesimo di Gesù.


Accanto al fonte si trova il candelabro del cero Pasquale.